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Utilizzo estintore: best practice e consigli per ogni tipologia

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Possedere un estintore in casa è una misura antincendio estremamente efficace, soprattutto nei principi d’incendio. 

Saper utilizzare un estintore correttamente, posizionandosi alla giusta distanza, dirigendo il getto verso la base delle fiamme e scegliendo il tipo di estintore adatto, può fare la differenza in caso di emergenza.  

Ogni agente estinguente (polvere, schiuma, CO₂) agisce in modo diverso e richiede accorgimenti specifici. La selezione di estintori Cristoffanini offre una vasta gamma di dispositivi antincendio adatti ad ogni esigenza. 

Questa guida approfondisce nel dettaglio: come usare un estintore in sicurezza, secondo la tipologia e lo scenario.

Prima di intervenire: cosa sapere per utilizzare un estintore in sicurezza

Prima di utilizzare un estintore in caso di incendio, è fondamentale agire con lucidità e seguire alcune semplici regole di sicurezza. Ogni secondo è prezioso, ma l'uso errato dell’estintore può causare danni maggiori o mettere a rischio l'incolumità delle persone presenti.

Ecco alcuni consigli basilari prima di intervenire:

  • Analisi della situazione: se l’incendio è troppo esteso, è necessario contattare tempestivamente i Vigili del Fuoco e allontanarsi in sicurezza. Gli estintori portatili sono indicati per fuochi di piccola entità.
  • Identificazione tipologia incendio: materiali solidi (classe A), liquidi infiammabili (classe B), oli e grassi da cucina (classe F), apparecchiature elettriche, in quanto ogni classe di incendio richiede un estintore specifico.
  • Posizionamento corretto: mantenere una distanza massima di 2-4 metri dal fuoco, con la via di fuga sempre libera alle spalle.
  • Controllo estintore: verificare che il manometro indichi una pressione regolare, che il sigillo sia integro e che l’ugello non sia ostruito.
  • Sblocco della sicura e presa salda sulla manichetta per evitare di far cadere il dispositivo.
  • Direzionamento getto verso la base delle fiamme, eseguendo movimenti orizzontali lenti e continui, fino al completo spegnimento o esaurimento dell’agente estinguente. 

Estintori portatili: come affrontare un’emergenza domestica

Nel contesto domestico, agire nei primi secondi è fondamentale per impedire che un principio di incendio si trasformi in una situazione drammatica.

Gli estintori portatili, se utilizzati correttamente, permettono di domare rapidamente le fiamme e limitare i danni, soprattutto in ambienti come cucine, garage o locali tecnici dove sono presenti liquidi infiammabili o apparecchiature elettriche.

Secondo quanto stabilito dal DM 2 settembre 2021 sulla sicurezza antincendio, il corretto impiego degli estintori rientra nelle misure fondamentali di prevenzione e primo intervento, sia nel contesto lavorativo che privato.

Per intervenire con efficacia è quindi necessario conoscere le caratteristiche di ciascuno.  Nell'articolo dedicato ai tipi di estintore è possibile approfondire la classificazione e le differenze tra le attrezzature antincendio

Estintore a schiuma utilizzo

L’estintore a schiuma è indicato soprattutto per incendi di classe A (materiali solidi come legno, carta e tessuti) e classe B (liquidi infiammabili come benzina, vernici o alcol).

La sua efficacia si basa sull’azione combinata di raffreddamento e soffocamento, grazie a una schiuma che copre il combustibile e impedisce il contatto con l’ossigeno.

Per un uso corretto dell’estintore a schiuma, è importante:

  1. Posizionarsi a una distanza di sicurezza, tra i 2 e i 4 metri.
  2. Togliere la sicura, impugnare la manichetta e indirizzare il getto verso la base delle fiamme.
  3. Se l’incendio coinvolge un liquido, evitare di spruzzare con forza direttamente sul centro: puntare la schiuma alla parete interna del contenitore (se presente) o procedere lateralmente, per evitarne la propagazione.
  4. Mantenere un getto costante, avanzando lentamente fino alla copertura dell’intera area coinvolta. 

Estintore CO₂ utilizzo

L’estintore a CO₂ (anidride carbonica) è indicato per incendi di classe B, legati a liquidi infiammabili, e fuochi su apparecchiature elettriche in tensione.

L’agente estinguente, un gas non conduttore, agisce per soffocamento, privando il combustibile dell’ossigeno necessario alla combustione. 

Per utilizzare correttamente un estintore a CO₂:

  1. Verificare che sia il tipo corretto di estintore, indicato per il tipo di incendio in corso.
  2. Mantenere una distanza di almeno 1 metro dal fuoco su apparecchiature elettriche, per evitare danni da shock termico o ritorno di fiamma.
  3. Togliere la sicura, afferrare saldamente la manichetta e indirizzare il getto verso la base delle fiamme, eseguendo movimenti ampi e controllati.
  4. Non toccare l’erogatore durante l’uso: l’anidride carbonica, espandendosi rapidamente, raggiunge temperature molto basse e può provocare ustioni da freddo.
  5. Dopo l’erogazione, aerare bene l’ambiente: la CO₂ può saturare l’aria, soprattutto in spazi chiusi.

È importante specificare che l'estintore a CO₂ non è adatto per fuochi su materiali solidi come legno, carta o tessuti. In questi casi, è preferibile ricorrere a un estintore a polvere o a schiuma, in base al tipo di combustibile coinvolto. 

Utilizzo estintore a polvere

L’estintore a polvere è tra i dispositivi antincendio più versatili e diffusi. È adatto per incendi di classe A (materiali solidi come legno, carta, plastica), classe B (liquidi infiammabili come benzina o vernici) e classe C (gas combustibili).

Grazie all'agente estinguente a base di polveri chimiche, agisce per soffocamento interrompendo la reazione chimica alla base della combustione.

Per utilizzare correttamente un estintore a polvere:

  1. Posizionarsi a una distanza di sicurezza, tra i 2 e i 4 metri dal fuoco.
  2. Individuare il tipo di incendio per accertarsi che l’estintore sia idoneo. Molti modelli portatili coprono gli incendi di classe A-B-C.
  3. Togliere la sicura e impugnare fermamente la manichetta. 
  4. Dirigere il getto verso la base delle fiamme, con movimenti lenti e decisi, coprendo tutta l’area interessata dal fuoco.
  5. Se l’incendio coinvolge un liquido, evita di spruzzare al centro per non provocare schizzi che potrebbero estendere le fiamme.

Anche se molto efficace, l'estintore a polvere può ridurre rapidamente la visibilità e lasciare residui che compromettono apparecchiature o superfici delicate. 

Dopo l’uso: cosa fare e quando ricaricare l’estintore

Una volta esaurito, l’estintore deve essere ricaricato o sostituito da un tecnico autorizzato, secondo quanto previsto dalle norme di sicurezza sul lavoro e manutenzione degli estintori

La ragione è semplice: la sua efficacia dipende dalla pressione interna e dalla disponibilità dell’agente estinguente. Un estintore apparentemente integro, ma scarico, non riuscirebbe a spegnere un incendio in caso di nuova emergenza.

Ecco cosa fare subito dopo l’utilizzo:

  • Non riporre l’estintore come se fosse ancora operativo, anche se è stato utilizzato solo pochi secondi.
  • Isolare il dispositivo e contattare il personale tecnico per segnalare la necessità di intervento.
  • Verificare se si tratta di un modello ricaricabile o monouso: in entrambi i casi non può essere riutilizzato senza verifica tecnica.
  • Non tentare mai una ricarica “fai da te”: solo le aziende specializzate possono intervenire in sicurezza e conformità con le normative vigenti.

La capacità di agire tempestivamente in un caso di incendio dipende non solo dal giusto tipo di estintore, ma anche dalla sua efficienza.

Per questo motivo, è importante affiancare l’acquisto del dispositivo a un servizio affidabile di controllo e assistenza. Cristoffanini, grazie ai suoi anni di esperienza nel settore, offre la sua competenza e regolare sorveglianza come parte integrante dei suoi servizi, per la sicurezza antincendio domestica e sul lavoro. 

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